Benvenuto alla seconda puntata di NEXT, la newsletter che parla degli spunti della settimana.
Prima considerazione: ho ricevuto i primi feedback sulla prima puntata, e devo dire che sono stati feedback piuttosto negativi.
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Comunque questa cosa dei feedback negativi sono una costante nella vita. Ogni volta che ci si mette in gioco questi arrivano come mosche: più è alto il tuo obiettivo, più i commenti possono essere demotivanti. E diventa una sfida da superare con te stesso: se ci si fa abbattere da questi commenti forse l’obiettivo che abbiamo non è abbastanza motivante per noi, oppure non continuiamo perché abbiamo paura del giudizio degli altri.
Ecco, io sono forse più nella seconda sponda che sulla prima.
Tuttavia, nella mia vita ho sempre lottato per i miei obiettivi, e se qualcosa va male sono abituato a sentirmi responsabile di ciò che accade. Ma c’è un problema in questo attegiamento: il mondo è pieno di approfittatori, ovvero coloro che scaricano la colpa, e se tu sei abituato a prendertela allora diventi una sorta di scaricabarile.
Le persone si dividono quindi in due: chi scarica e chi carica. La persona scaricatrice però diventa anche cieca perché così facendo non capirà mai dove sbaglia. In fondo, sappiamo tutti che quando c’è un problema è sempre colpa di entrambe le parti. Non puoi essere sempre tu il colpevole di tutto ciò che va male. Non è vero?
Infine, assumersi colpe e feedback demotivanti è una situazione tosta da vivere. Ma se non molli e continui a migliorare, chissà magari un giorno, come già successo in passato, questi mugugni diventano applausi.
La Crescita Sostenibile
Un’altra tendenza che ho è quella di basare molto il percorso della mia vita sulla crescita personale, ovvero valutando le opportunità come occasioni di crescita piuttosto che valutarle solo dal punto di vista economico. In altre parole, penso ad accrescere le mie competenze come priorità assoluta. Tuttavia, credo che la crescita debba innanzitutto essere sostenibile:
Il tuo stato d’animo deve essere sostenibile
Il tuo lavoro deve essere sostenibile
La tua vita personale deve essere sostenibile
Il tuo sport deve essere sostenibile
Insomma, mi piace pensare ad un percorso che ti fa crescere in maniera costante e che sei in grado di sostenere per tutta la tua vita. Si può sempre fare di più: si può lavorare di più, si può fare più attenzione, si può essere più gentili, ma quanto è sostenibile tutto ciò nel lungo periodo?
UPDATES PERSONALI
A) Nella puntata 1 vi avevo promesso il nome del sito che farò: ebbene invece quando sarà pronto lo posterò qua. Non avevo considerato che il nome del dominio potrebbe essere già stato preso. Quindi, quando è sicuro lo saprete.
B) Update sul Perù: quest’anno è il mio primo viaggio fuori dall’Europa, e ho prenotato l’escursione a Machu Picchu (in Italiano “Montagna Vecchia”) su questo sito e farò il Salkantay Trek: 75km in 5 giorni + l’aggiunta dell’escursione a Huayana Picchu, a quanto pare è faticosa ma recensita benissimo.
La Mancata Crescita Diventa Disagio
Come ogni elettore europeo che si rispetti, sono andato a votare presso l’ambasciata Italiana di Praga, e devo dire che mi era mancato il disagio che accompagna ogni gran evento in Italia. Essendomi abituato alla velocità ceca (che tanto veloce per i cechi non è), sono rimasto sorpreso dalla fila che c’era. E tra un bisbiglio di qua e una lamentela di là, ho fatto la prima ora di coda. E dopo un’ora, l’attesa è diventata disagio.
La cosa che mi ha colpito è stato il fatto che ci fossero solo due persone a far svolgere le votazioni: una per la lista donne e una per la lista uomini. E c’erano almeno 300 persone a votare. Alle gentilissime spiegazioni che un uomo italiano ha chiesto a una responsabile dell’ambasciata, la risposta è stata “siete tantissimi e ci hanno dato solo 2 persone a smaltire il traffico”.
Solo due persone. Eppure non ci vorrebbe un genio: hai la lista delle persone iscritte all’ambasciata, sai più o meno quanti verranno a votare, fai un due conti e chiedi un numero di persone adeguato. Nonostante ciò, sei in costante sottonumero. E come se usassimo ancora le stesse strutture e metodi di anni fa quando gli italiani a Praga erano molti di meno.
Se da una parte è vero che la crescita spropositata può farti perdere l’equilibrio nella tua vita, la mancata crescita diventa disagio. E l’Italia sembra un po’ così: bloccata nel disagio. Eppure a queste elezioni si andava a votare anche per una crescita sostenibile, tuttavia prima di pensare a rendere qualcosa sostenibile bisogna prima pensare di farla.
E anche questa puntata si chiude qua. In attesa della prossima!