Ok eccomi qua, è stata una settimana intensa, come tutte le mie settimane. Ed ecco il primo articolo su Substack! Lingua: Italiano. Mi piace pensare a questa newsletter in italiano e chissenefrega! O meglio questa newsletter sarà in italiano, ma il nuovo sito che farò su Wordpress sarà in Inglese.
Innanzitutto, una breve introduzione su di me: mi piace smanettare e usare i computer sin da quando sono piccolo, e mi piacciono discretamente le tecnologie. Quindi Wordpress è un po’ riduttivo da utilizzare per me, ma a sto giro non voglio concentrarmi sui tecnicismi che arrivano quando ti occupi di un sito e voglio concentrarmi solo sul contenuto. So che c’è una differenza tra Wordpress.org e Wordpress.com, ma il mio nuovo sito sarà sul buon .com. Come si chiamerà? Ve lo svelerò la prossima volta. Non voglio dichiarare nomi in anticipo che poi magari cambiano.
Insomma, ci saranno aggiornamenti settimana per settimana. Mi piace organizzarmi molto. Io sono quello dei mille colori sul calendario con un colore per tipologia di attività. O quello che si scrive in anticipo i piatti che vuole cucinare per la settimana successiva così da saper cosa comprare esattamente al supermercato rigorosamente la domenica o il lunedì pomeriggio.
Poi sono poi talmente abituato ad avviare pomodori di 25 minuti che ormai ragiono solo in questi termini. Non ho una tariffa oraria, ho una tariffa a pomodoro.
Primo Post nel Void
A quanto pare su Substack è possibile fare sia post che note, a differenza di Medium. E la prima cosa che ho letto su Substack è stata un nota di questa ragazza che ha scritto una cosa tipo “Anche voi avete la sensazione di pubblicare post o scrivere nel vuoto?”. In particolare, si riferiva alla sensazione che senti quando clicchi il bottone “Pubblica” dopo aver scritto qualcosa nel web. Come se parlassi in un tunnel che non finisce mai e l’unica cosa che riesci a sentire in risposta è il tuo eco. Il web sembra quasi un ammasso di pensieri incastonati disordinatamente l’uno sull’altro.
Carissima scrittrice di post nel vuoto, ti capisco perfettamente.
E così ho fatto anche io una nota, o meglio una domanda, ieri nel vuoto: è meglio Medium o Substack? L’ho fatta sia in Italiano e Inglese, così per vedere chi rispondeva di più a quale. E mi sono detto: “scriverò la mia newsletter nella lingua il cui post riceverà più risposte”. Risultato? 0 a 0. Pari. E vada per la mia lingua madre.
Sono qui Per - La mia esperienza di Blogging
Ad un certo punto nella mia vita ho cominciato a scrivere i miei pensieri, così, per fare un po’ d’ordine nella mia testa. Lo trovavo divertente ma anche istruttivo. E un bel giorno invernale di Dicembre ho pensato “perché non pubblicarli sti pensieri?” Così è nato il mio sito web personale, dove scrivo e parlo di qualcosa. Non ho tante visite, però i pochi che ci vengono lo fanno per l’articolo che ho scritto sul pagare le tasse all’estero. Io non vivo in Italia, e la questione tasse all’estero è un argomento piuttosto spinoso.
In un giorno autunnale del Black Friday ho deciso di aprire un account Medium che facesse da contorno al mio sito. E’ stato più un esperimento più che una cosa reale. L’ho fatto per capire come funziona questo facilissimo mondo del blogging. E su Medium parlo di Crescita Personale, Tecnologie e Finanza.
Tuttavia, l’idea di pubblicare qualcosa che ho studiato la trovo poco interessante. Io di Finanza so ciò che studio. Non ci aggiungo niente di che. Queste cose le potete leggere anche da soli. Non serve che vi spieghi che un fondo pensione al 5% di costi annuo sia una follia. Ci si può anche arrivare da soli.
Comunque su Medium ho fatto quasi due anni. E ora che hanno tolto anche il limiti dei 100 followers per guadagnare, mi ero detto “vai proviamo a pubblicare lì qualcosa a pagamento”, ma, niente, non c’ho capito una mazza sulla questione delle tasse: devi firmare dei documenti in cui si capisce poco, ciò che scrivi non ti appartiene (ma appartiene a Medium), e in più per continuare a guadagnare devi pubblicare almeno un articolo ogni 6 mesi. E perché mai devo continuare a scrivere cose per guadagnare su articoli passati che hanno avuto successo? Non posso guadagnare sempre? Sembra quasi una follia…
La Newsletter
La mia newsletter alla fine parla di questo: di cosa mi succede settimana per settimana e di tutte le informazioni che trovo interessanti. Da pubblicare la domenica pomeriggio perché la domenica è un giorno di relax. Ed è il momento perfetto per organizzarsi per fare qualcosa con qualcuno. La gente la domenica è in fase calante, ci si vuole rilassare ma è anche leggermente preoccupata per la nuova settimana che incombe. Come se stesse finendo qualcosa, e si dovesse cominciare qualcosa di nuovo.
La domenica la gente è più disponibile, è libera, e ti risponde volentieri al telefono. Provate ad organizzare qualcosa con qualcuno durante la caotica settimana rispetto ad una rilassata domenica. Ed è proprio in quel momento di relax che arriverà questa newsletter per dare anche una spinta alla settimana successiva. Sarà su Substack. Con la buona pace di mia madre che si era appena fatta l’account su Medium per seguirmi. Quindi…
In attesa della prossima!